Parco

Il Parco di Lama Balice è una incisione carsica luogo fisico dove vengono ancora conservati i ricordi dell’anima di un territorio rurale dai contorni forti e nitidi fatti di pietra, di terrazzamenti, di masserie e di vegetazione secolare, talvolta fitta e con rare e piccole radure pascolative.

Incisione carsica
Territorio murgiano

Tutti elementi tipici del nostro territorio murgiano che si degrada dalla murgia bitontina fino al mare dove la transizione acque stagnati e acque salmastre si ferma sulle banquettes di Posidonia oceanica.

Il Parco è simbolo del nostro paesaggio profondo degli abitati di Bitonto e della periferia di Bari, luoghi dove sono conservate le connessioni antropiche che, con la lama e dalla lama, hanno saputo mantenere un equilibrio fra fruizione e conservazione nel corso del tempo.

Paesaggio profondo
Chiesetta dell'annunziata

Le comunità di Bari e Bitonto si sono frequentate lungo il solco della viandanza Murgia-Mare e fermate ai piedi della chiesetta dell’Annunziata.

I valori identitari della pietra, e di un luogo di pietra, diventano aggressivi lungo la vecchia provinciale Palese-Modugno dove il percorso è scavato nelle sponde rocciose della lama da cui si rinvengono giacimenti geologici di importanza scientifica e di bellezza incomparabile. Le cave dismesse testimonianza non solo geologica ma soprattutto museo a cielo aperto di tracce di sauropodi di qualche milione di anni fa. L’identità attuale prevalente è quella di un area agricola che deve convivere con un territorio conteso alle attività antropiche e che cerca un continuo e nuovo equilibrio fra naturalità e uomo.

Attività antropiche
Habitat e biodiversità

L’identità ambientale è connotata da Habitat tipico della fascia climatica eco-adriatica, sottosezione murgiana, con serie di vegetazione potenziale-prevalente neutrobasifila dei boschi peninsulari di leccio e delle formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo con stupenda fioritura di orchidee. Specie animali composte da mammiferi, di piccola e grande taglia, e volatili che trovano rifugio, e transito, stagionale, o perenne in modo stanziale, grazie agli anfratti offerti dalle sponde carsiche della Lama e al microclima resiliente laddove si rinvengono specie di rilevante interesse protezionistico come alcuni lepidotteri.

La fioritura, sorprendente, delle specie vegetali delle associazioni marcatamente xerofile e delle formazioni forestali caducifoglie nel cui ambito si esaltano le piccole orchidee spontanee delle specie Ophrys e Anacamptis.

Orchidee spontanee
Masserie storiche

La monumentalità dei carrubi, dei pini e degli oliveti catturati dalla sapiente e addomesticata olivicoltura della gente bitontina. Le Masserie storiche, i cippi confinari e le edicole secolari, la pietra selvaggia delle sponde delle cave. Essere un Parco significa Tutelare, Conservare, Salvaguardare e Promuovere. Il simbolo dell’area protetta, l’upupa, rinvenuta in qualche anfratto della sede di Villa Framarino e avvistata posata isolata e sospesa su un cespuglio disperso di cardo nei vallivi carsici è lì che presidia il territorio del Parco.