Biodiversità

Flora

Il territorio del Parco di Lama Balice è caratterizzato da una vegetazione di tipo mediterraneo, termofila e xerofila, in cui le specie più diffuse sono: leccio (Quercus ilex L.), alaterno (Rhamnus alaternus L.), lentisco (Pistacia lentiscus L.), corbezzolo (Arbutus unedo L.), rosa di san giovanni (Rosa sempervirens L.), fillirea (Phillyrea latifolia L.), mirto (Myrtus communis L.), pungitopo (Ruscus aculeatus L.), carrubo (Ceratonia siliqua L.), perastro (Pyrus pyraster L.), fico (Ficus carica L.), fico d’india (Opuntia ficus-indica L.), olivastro (Olea europaea L.), mandorlo (Prunus amygdalu L.), cappero (Capparis spinosa L.). Nella parte finale verso il Mare Adriatico, si riscontrano formazioni tipiche di ambienti umidi con cannuccia di palude (Phragmites australis L.).

Il ricco mosaico è formato da agroecosistemi, gariga, pascoli alberati, macchia mediterranea, con una notevole flora di cui si possono ammirare splendidi esemplari di ciclamini (Cyclamen hederifolium L.), crochi (Sternbergia lutea L.) nelle stagioni di primavera e autunno, mentre acetosella (Oxalis acetosella L.) e calendula (Calendula officinalis L.), abbelliscono con variopinte colorazioni le distese d’erba al finire dell’inverno a cavallo con la primavera.

Fauna selvatica

Il microhabitat e la vegetazione naturale alternata alla presenza di agroecosistemi, offrono una idoneità ambientale per molte specie faunistiche. Infatti in questa lama si riscontra una elevata biodiversità con specie che vi dimorano in maniera stabile, come la volpe (Vulpes vulpese) e il riccio (Erinaceus europacus).

Tra i rapaci presenti vale ricordare il gheppio (Falco tinnunculus) e la poiana (Buteo buteo), tra gli uccelli notturni il gufo (Asio otus) e la civetta (Athene noctua).

La presenza di aree rocciose, con cavità e piccoli antri, nonché dei manufatti rurali e rupestri, favorisce la presenza dei pipistrelli (Chiroptera Blumenbach), considerata una specie prioritaria dalla Comunità Europea che per l’importanza naturalistica è sottoposta ad una particolare attenzione per la loro conservazione.

La presenza di stagni temporanei consente il moltiplicarsi di specie come la rana verde (Rana esculenta), il rospo smeraldino (Bufo viridis) e il rospo comune (bufo bufo). Mentre tra i rettili possiamo imbatterci nel ramarro (Lacerta bilineata), geco comune (Tarentola mauri tanica) e nel biacco (Hierophis viridiflavus).

Per gli invertebrati, vi è una numerosa compagine di farfalle come la cavolaia maggiore (Pieris brassicae) e il macaone (Papilio machaon), se ne contano più di 40 specie. Inoltre ragni comuni e crostacei terrestri come il porcellino di Sant’Antonio (Armadillium vulgare), si nascondono sotto i sassi e nella fitta vegetazione.

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