Nel Catasto Terreni la costruzione rurale viene indicata con la denominazione Gironda, in quanto appartenente all’antica famiglia proveniente dalla Francia al seguito di Carlo I d’Angiò. In un documento stilato in occasione del passaggio di proprietà da Girolamo Sagarriga Visconti Volpi a Nicola Petruzzelli vengono elencati alcuni vani seminterrati. Nel 1972 venne ceduta a Vito Luigi Alberotanza.
La masseria era articolata in diversi corpi di fabbrica. Una torre a tre livelli con feritoie e caditoie, un deposito e la chiesetta settecentesca dedicata a San Vito. La torre a pianta quadrata è organizzata su tre livelli di piano raccordati al fabbricato. I locali ipogei coperti con volte a botte venivano utilizzati come stalla e frantoio. Durante la seconda guerra mondiale i soldati delle forze alleate (americani, inglesi, polacchi,..) usavano l’ipogeo come casino e mensa tant’è che sulle pareti sono rimasti affreschi e scritte inneggianti al puro divertimento. La Masseria è adiacente a Lama Balice e recentemente inglobata in una lottizzazione.